Uno dei primi studi che indaga, tramite risonanza magnetica, le diverse attivazioni e connessioni neuronali in bambini con disturbi dello spettro autistico confrontandoli con un campione di bambini con diagnosi di altri disturbi dello sviluppo (negli studi classici i disordini dello spettro autistico vengono confrontati con soggetti sani).

Lo studio ha evidenziato l’esistenza di diversi modelli di connettività nei bambini con disturbi dello spettro autistico, rispetto agli altri bambini analizzati, in un’età in cui la diagnosi differenziale clinica è spesso molto difficile.