Ciao Carlo e ciao Gabriella

Sono mancate due figure importanti della neuropsicologia italiana e internazionale: la professoressa Gabriella Antonucci e il professor Carlo Umiltà. Entrambi, una a Roma, l’altro prima a Parma poi a Padova, hanno segnato la storia degli studi sulle funzioni cognitive. In particolare la professoressa Antonucci con gli studi sulle funzioni esecutive e il professor Umiltà con gli studi sull’attenzione. Entrambi, però, avevano una visione teorica più allargata ed erano illuminati da particolare acume. Personalmente, conservo i ricordi più belli del mio inizio di ricerca nel Dipartimento di Psicologia Generale a Padova, quando ero allievo del professore e questi non mancava di sottolineare con battute umoristiche qualche aneddoto o situazione curiosa.
Vi racconto questo breve episodio occorso proprio in quei luoghi agli inizi degli anni ’90: arriva un fax particolare in dipartimento, la segretaria, perplessa, lo legge al professore che, allargando le braccia dice “Sembra il dispaccio sui dati personali di un agente dei servizi segreti…”, passano 10 minuti ed arriva un tenente dei carabinieri tutto trafelato che chiede se in dipartimento abbiamo per caso ricevuto un fax particolare, Carlo conferma e gli dice che, non trovandolo sensato, lo abbiamo strappato e buttato nel cestino dei rifiuti, il tenente si fa indicare il cestino, raccoglie tutti i brandelli del fax e se ne va di corsa dicendo “Voi non avete visto niente”. A questo punto Carlo si volta verso di noi attoniti e dice “Ma noi… non abbiamo visto niente!” e si mette a ridere a crepapelle.
Ciao Carlo e ciao Gabriella.
Il Presidente Alec Vestri